Recensione: Martin Luther King, autobiografia

Recensione: Martin Luther King, autobiografia

Martin Luther King è una figura storica che tutti conoscono; la sua importanza nella storia dell’umanità, in particolare il suo ruolo nella lotta per i diritti civili e l’eguaglianza razziale, rimane impressa nella memoria collettiva. Il suo testamento morale non viene tramandato solo in America, il suo contributo non ha elevato soltanto le persone di colore; il suo messaggio è stato e rimane universale ed è tornato prepotentemente di attualità negli Stati Uniti con il recente movimento Black Lives Matter.

Tutti conoscono il dottor King e il suo discorso “I have a dream”, ma vale la pena approfondire la sua visione attraverso le sue parole e i suoi scritti concentrati in questo libro in cui sono raccolti i suoi pensieri pubblici e privati. Vale la pena “ascoltare” i suoi insegnamenti sulla non violenza, l’arma che scelse per combattere la sua battaglia, l’arma più difficile da usare nel contesto storico-sociale a cui apparteneva; quasi cento anni dopo l’abolizione formale della schiavitù la popolazione nera subiva ancora le discriminazione, le violenze e la segregazione ad opera delle istituzioni.

King rifiutò i metodi violenti che vennero addottati da un gruppo che lottava per le stesse ragioni, e scelse la non- violenza sull’esempio di Gandhi; l’arma più difficile, appunto, perché si propone di combattere un sistema corrotto da una mentalità che esiste da migliaia di anni, un sistema che non ha paura di usare mezzi brutali e crudeli, con la semplice resistenza passiva, con la forza dell’amore, accettando di subire la reclusione o perfino la morte per il semplice motivo di voler vedere riconosciuti i propri diritti fondamentali che sulla carta appartengono a tutti gli uomini senza distinzioni.

Vale la pena ascoltare il messaggio di un uomo di Chiesa che credeva nell’impegno sociale dei credenti e delle istituzione ecclesiastiche e che credeva nell’unione di tutte le fedi per raggiungere l’obiettivo del miglioramento umano. Un uomo che parlava di dignità dell’essere umano, che propende alla realizzazione personale e all’amore nei confronti dei suoi simili. Un uomo che sapeva veramente vedere al di là del colore della pelle e che credeva ciecamente nella fratellanza di tutti gli uomini.
52 anni sono passati dalla sua morte, e si potrebbe pensare che la sua battaglia non sia ancora stata vinta; la condizione degli afroamericani non è ancora paritaria a quella degli WASP (White Anglo-Saxon Protestant), poiché ancora vivono i pregiudizi e le discriminazione, poiché ancora esistono gli estremisti della destra e le persone che seppur più moderatamente favoriscono questo sistema. Si potrebbe pensare che la sua morte sia stata invano; ma non è così.
La sua esistenza è un insegnamento ancora vivo e rimane l’arma migliore con cui combattere le battaglie che l’umanità dovrà vincere per potersi dichiarare completa: i diritti civili, l’uguaglianza tra gli uomini, la povertà e la sconfitta del razzismo.

Le sue parole non sono cadute nel vuoto, perché hanno attecchito in buona parte dell’umanità che vuole veder realizzate le sue ambizioni, che vuole portare fino in fondo la sua campagna e che crede nell’arma della nonviolenza.

Le sue parole rimangono impresse non soltanto in questo libro, ma sono ancora vive oggi; e allora vale la pena ascoltarle, perché Martin Luther King non ha solo ottenuto importanti miglioramenti concreti nel corso della sua vita, ma ha lasciato un’eredità che è ancora più potente, ed è il messaggio dell’Amore che sconfigge l’Ingiustizia.

Martin Luther King: Autobiografia /a cura di Clayborne Carson
Ed Speciale per Famiglia Cristiana, San Paolo 2001

Disponibile presso la Biblioteca del Mondo di Trieste

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2 Responses

  1. Lorena ha detto:

    La recensione esprime mirabilmente e dettagliamente il senso della vita e dell’ opera di un grande leader, ‘martire’ per la lotta dei diritti umani e dell’ uguaglianza tra i popoli.
    Un esempio degno di essere conosciuto e imitato.

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