Mayo-Kebbi: sicurezza alimentare e autosviluppo

L’intervento ha inizio nel 2005 col progetto “Autosviluppo agricolo e socio–economico della popolazione rurale di Gagal-Keuni” in partenariato con il Bureau d’Etudes et de Liasons d’Action Caritative et de Development (BELACD) e l’Union des Clubs d’epargne et de Credit (UCEC) di Pala. Il progetto prevedeva il miglioramento della produzione agricola, della sanità animale e lo sviluppo del settore del risparmio e credito per la popolazione di 18 villaggi di Gagal e Keuni. Da allora si continua a lavorare per il raggiungimento della sicurezza alimentare e la resilienza della popolazione.

NOVITÀ!

8×1000 statale FM 223/2021 “Contrasto all’insicurezza alimentare del Mayo-Kebbi (Ciad), supporto alla qualificazione del personale e trasferimento di competenze”.

Obiettivo generale: 

Migliorare l’autosufficienza alimentare e la qualifica del personale locale da destinare a  compiti di contrasto delle situazioni di sottosviluppo e denutrizione che minacciano la  popolazione del Mayo-Kebbi (Ciad) 

Obiettivo specifico: 

Rafforzare le capacità delle famiglie contadine e dei gruppi organizzati di diversificare e  migliorare la produzione agricola ed incrementare le competenze dei beneficiari e la qualifica  del personale tecnico. 

Per raggiungere l’obiettivo specifico il progetto prevede tre macro-azioni strategiche: 

i) Rafforzamento dell’infrastruttura/attrezzatura per lo sviluppo delle filiere agricole e  zootecniche, che permetta di migliorare la diversificazione dei prodotti nel mercato locale e  di migliorare il reddito delle famiglie. 

ii) Gestione sostenibile delle risorse naturali con l’implementazione di buone pratiche volte  a migliorare le coltivazioni, a conservare gli ecosistemi, a rafforzare la capacità di  adattamento ai cambiamenti climatici (siccità, inondazioni), a migliorare la qualità del suolo e infine migliorare la capacità di dialogo tra pastori e agricoltori. 

iii) Acquisizione e trasferimento di competenze che aumentino la produttività del suolo, sviluppino l’imprenditorialità e l’accesso al microcredito per rafforzare la capacità produttiva  del settore agro-alimentare.  


NOI PER IL CIAD – Nessuno sia lasciato indietro: La fase progettuale per il periodo 2022-2027 è garantita grazie al sostegno delle Casse Rurali di Trento e al partenariato con Caminho Aberto. Vai alla presentazione dell’iniziativa e leggi la sintesi delle attività previste nella scheda qui sotto.

<b>Obiettivo Generale</b><b>Contesto</b><b>Beneficiari finali</b><b>Partner</b><b>Attività 2022-2027</b><b>Finanziatori</b><b>Risultati raggiunti</b>
Contribuire a raggiungere una sicurezza alimentare sostenibile e rafforzare la resilienza della popolazione del Mayo-Kebbi dinanzi alle sfide economiche, sociali e ambientali.
La popolazione contadina dell’area di intervento (Mayo Kebbi) ha un indice di povertà maggiore alla media nazionale. I principali indicatori relativi alla disponibilità, all’accessibilità e all’uso delle risorse alimentari mostrano che la popolazione non è in grado di assicurare una dieta sufficiente ed equilibrata su base regolare. L’insicurezza alimentare temporanea o cronica colpisce il 44% della popolazione. Le donne e i bambini sono i più colpiti dalla malnutrizione. Il 40% dei bambini sotto i 5 anni è stentato e la metà soffre di malnutrizione acuta. Il tasso di mortalità per i bambini da 0 a 5 anni è quasi del 20%. L’80% della popolazione non ha accesso a fonti d’acqua sicure.
Più del 90% degli agricoltori praticano l’agricoltura pluviale. La variabilità climatica che colpisce il Ciad incide sulle raccolte. Le interruzioni prolungate delle piogge o la comparsa di forti piogge, causano infestazioni prolungate, inondazioni e l’erosione dei campi, con conseguenti perdita dei prodotti. Il degrado delle strade impedisce il trasporto per lo stoccaggio e la vendita dei prodotti. Inoltre, diversi problemi come il “taglia e brucia”, l’installazione di nuovi villaggi nelle aree protette, gli incendi tardivi del bush, la carbonizzazione del legno fresco, il taglio del legno incontrollato e il pascolo eccessivo, stanno accelerando il disboscamento.
120 gruppi di piccoli imprenditori agricoli, uomini e donne che producono cereali, ortaggi e burro/olio di karité e rispettive famiglie (ca. 2.000) della Regione del Mayo Kebbi (periodo 2022-2027).
BELACD (Bureau d’étude et de liaison d’action caritative et de développement).
UCEC-MK (Union des Clubs d’epargne et de Credit du Mayo-Kebbi)
  • Supporto agli agricoltori produttori di cereali e ortaggi
    – Acquisto di macchinario agricolo e attrezzatura varia (sgusciatrici, carriole, ecc.)
    – Rifornimento idrico
    – Formazione continua sulle tecniche di coltivazione, del mercato e della corretta gestione dei prodotti coltivati.
    – Gestione dei cicli culturali
    – Promozione di buone pratiche agricole
    – Creazione di comitati di gestione a livello comunitario.
    – Promozione dell’associazionismo
  • Supporto alle donne che lavorano nella filiera del karité
    – Formazione delle donne che lavorano nella filiera del karité
    – Sostegno all’acquisto di attrezzatura per la lavorazione dell’olio e del burro
  • Sostegno ad altre attività micro-imprenditoriali
    – Supporto alle proposte dei giovani in campo agricolo e zootecnico
  • Supporto alla conservazione delle aree naturali e rimboschimento
    – Formazione sulla gestione integrata di alberi, colture e bestiame
    – Sostegno alla costruzione di vivai e alla creazione di comitati di gestione in due siti pilota.
    – Sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità per il rimboschimento delle zone degradate.
  • Cassa Rurale Alta Valsugana (2022-2027)
  • Consorzio Casse Rurali del Trentino (2022-2027)
  • Provincia Autonoma di Trento (2015-2019)
  • Cassa Centrale Banca di Trento (2015)
  • Comune di Storo
  • Associazione Caminho Aberto (2019-2021)
  • Sostenitori privati
(questi risultati sono relativi ai progetti precedenti)
  • Migliorata l’organizzazione dei piccoli agricoltori/allevatori di 20 villaggi.
  • Avviate tre filiere in ambito agricolo: filiera delle oleaginose, filiera dei cereali e la filiera della fecola; e potenziata l’attrezzatura per l’elaborazione di farine e olio (decorticatrici, mulini, sgranatrice, prese d’olio).
  • Costruiti 7 magazzini per la raccolta e conservazione dei prodotti agricoli. Le famiglie aderenti dispongono di scorta alimentare per i mesi di scarsità.
  • Migliorata la produzione agricola a livello famigliare attraverso la fornitura di semenze, concimi, attrezzi per il lavoro agricolo, pompe, corsi di formazione e accompagnamento tecnico
  • Formate 134 persone di 6 gruppi di agricoltori di Gagal (Gagal, Koimbi, Reb-Reb, Ngarmambao, Goumadji II, Yambamaloum) e 6 gruppi di Keuni (Reing, Dolaw, Mbakeu, Bebané, Keuni e Niankoilao) in tecniche agricole, preparazione di compost, gestione del raccolto e diversificazione dei prodotti
  • Avviata una filiera in ambito zootecnico che comprende l’allevamento di ovini, caprini, suini e pollame
  • Formate 93 persone di 4 gruppi di allevatori di Gagal (Bara, Mandougourou, Laounangra e Kordo) e 4 di Keuni (Mar, Salamata, Kourayadjé e Mandakouti)
  • Migliorata la cura degli animali attraverso la costruzione di ricoveri (40 famiglie), l’accesso alle vaccinazioni e la formazione delle famiglie
  • Sensibilizzati gli agricoltori di 18 villaggi sul risparmio e credito. Formati i membri dei comitati di risparmio e credito (CEC – Casse d’Epargne et Crédit). Costruito un CEC/li>
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