Che Assemblea!!

Che Assemblea!!

Venerdì 12 e sabato 13 giugno si è svolta l’annuale assemblea ordinaria dell’ACCRI. Che di ordinario in verità ha avuto ben poco. Non solo perché si è svolta, on line su piattaforma Gotomeeting, come ormai in uso in questi tempi di pandemia, nei quali bisogna evitare gli assembramenti; e inoltre perché, anziché svolgersi nel corso di una giornata, si è articolata su due pomeriggi. Ma soprattutto perché è stata preceduta da un apporto di riflessioni e proposte da parte dei soci, stimolate da un questionario che ci interrogava sullo stato e sulle prospettive dell’Associazione e dell’impegno di ciascuno di noi. Una sorta di Stati generali dell’ACCRI, insomma.

In questi tempi è diffusa la convinzione che sia necessario riesaminare i percorsi e le scelte precovid, e l’ACCRI non si è sottratta a questa esigenza che è emersa già nel primo pomeriggio, nell’esame della Relazione delle attività (il consuntivo di un anno di lavoro) e dei documenti finanziari, che ci hanno consegnato il quadro di una associazione presente ed attiva sui due territori nei quali siamo inseriti, connessa ad un complesso di reti e capace di sperimentare innovazioni. Ma anche una situazione finanziaria precaria, frutto del momento difficile per molti amici sostenitori che, pure nonostante tutto, sono la fonte prima delle nostre risorse, e soprattutto della scarsa attenzione delle istituzioni per la cooperazione internazionale

Le conclusioni? Non vi sono state conclusioni vere e proprie, ma sono stati individuati quattro temi dai quali ripartire: costruzione di reti, raccolta fondi, sostenibilità e comunicazione e sono stati individuati i referenti: Mariolina Famulari, Gigi Mattiussi e Maddalena Zorzi, Isabella Turchetti e Claudio Filippi, che inviteranno soci ed amici disponibili ad ulteriori incontri tematici on line. E’ possibile partecipare a più gruppi e inviare contributi a tutti i gruppi. Le sintesi dovrebbero essere definite entro luglio.

Insomma, non un breve sussulto primaverile – l’assemblea – per poi affidare ogni responsabilità ad un gruppo di cirenei; siamo in pieno work in progress, e se vogliamo che la l’ACCRI si rilanci, dobbiamo sentirci tutti interpellati, pertanto …. I cantieri sono aperti!

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