L’insediamento del nuovo Vescovo di Embu: un evento da non perdere

L’insediamento del nuovo Vescovo di Embu: un evento da non perdere

Le volontarie Bianca e Rossella, verso metà Novembre (16/11), hanno partecipato all’evento di insediamento del nuovo Vescovo nella Diocesi di Embu, Peter Kimani Ndung’u.

Le parole delle volontarie:

“Dopo varie peripezie alla ricerca del posto giusto siamo riuscite ad accomodarci in un ottimo posto, per poter osservare e captare ogni minima cosa che sarebbe successa durante questo evento molto atteso. Eravamo di fronte al palco, dietro al coro e al lato del tappeto rosso su cui hanno sfilato tutti i preti, i vescovi, gli arcivescovi, i cardinali, i ministri e il Nunzio Apostolico (l’ambasciatore del Papa).

In quel momento abbiamo realizzato di conoscere più preti che persone e chi stava seduto accanto a noi restava sorpreso nel vederceli salutare con tanta confidenza. Abbiamo incontrato i ragazzi della Fazenda de Esperanza, qualche persona della parrocchia di Iriamurai e alcune donne della CWA (Catholic Women Association) con cui balliamo la domenica durante la messa”.

Come dobbiamo immaginarci un evento di tale portata e importanza?

C’erano migliaia di persone ed un’ottima organizzazione all’interno dell’Università di Embu per far sì che tutto andasse come pianificato. Eravamo le uniche bianche, e tutti avevano una gran premura nei nostri confronti, al di là della solita curiosità nel vederci in generale, ma soprattutto per essere presenti ad un evento come questo.

Non avevamo mai partecipato a questo tipo di eventi ma è stata una sorpresa ed un evento “storico” per tutta la comunità della contea di Embu. È stata una messa, che però è durata il doppio rispetto alle solite, dove si sono susseguiti canti e balli uno più coinvolgente dell’altro. Finita la celebrazione e tutti i passaggi per la vestizione del nuovo Vescovo, si è lasciato la parola a diversi esponenti compreso W. Ruto (attuale Presidente della Repubblica), U. Kenyatta (ex Presidente) e tante altre personalità di spicco. È stato molto interessante vedere e percepire, tramite frasi e acclamazioni, quanto Kenyatta sia molto più amato rispetto a Ruto (dopo tutti i brutti avvenimenti causati dal suo mandato e accaduti nel giugno scorso) ed avere in generale uno spaccato della percezione che hanno giovani e adulti sul ruolo dell’attuale presidente del Kenya.

Abbiamo scoperto che tantissimi preti parlano/conoscono l’italiano perché hanno svolto il seminario in Italia e siamo state invitate in tutte le parrocchie del Kenya (che fortuna!).

Abbiamo ricevuto tanti complimenti e benedizioni dalle persone: in primis perché ci hanno viste ballare e cantare attraverso i maxischermi e in secondo luogo perché non ci tiriamo mai indietro nello scambiare due parole con qualcuno. È stata una giornata molto lunga e l’euforia delle persone l’ha resa anche molto bella.

È stata una fortuna partecipare a questo evento poiché è proprio in queste occasioni che abbiamo accesso ad una parte importante della cultura kenyana.

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