LA VOCAZIONE GREEN DEL KENYA

LA VOCAZIONE GREEN DEL KENYA

Il Kenya ha fatto grandi passi in avanti nella produzione di energia da fonti rinnovabili e infatti il suo obiettivo è di passare completamente alle energie rinnovabili entro il 2050, ma l’energia pulita rappresenta già circa il 90% della fornitura totale di elettricità, una percentuale che il Paese intende aumentare al 100% entro il 2030.

Inoltre, per soddisfare i bisogni energetici delle comunità rurali, il Governo ha promosso l’introduzione delle tecnologie digitali. Utilizzando un innovativo sistema di credito con denaro mobile “pay-as-you-go” (pagamento in base al consumo), promosso da M-kopa, queste comunità possono passare dal cherosene al solare per l’illuminazione e per alimentare elettrodomestici come televisori e frigoriferi. L’obiettivo è fornire energia domestica pulita alla maggior parte delle famiglie che si affidano ancora in gran parte al carbone per il sostentamento alimentare, offrendo loro un accesso immediato all’energia, riscattando il prestito nel tempo grazie a micro-pagamenti flessibili.

La vocazione green del Kenya è stata confermata dal Presidente Uhuru Kenyattta durante il vertice mondiale virtuale dei leader sul cambiamento climatico, tenutosi ad aprile e nel quale ha rappresentato il continente africano.

L’ACCRI ha promosso in Kenya, nelle zone di intervento di Iriamurai e Mutuobare, diversi progetti di tutela ambientale. Con il progetto “Orti didattici per il diritto al cibo” sono state introdotte in 6 scuole primarie le cucine ad alta efficienza energetica per limitare il consumo di legna da ardere, favorendo un uso equilibrato delle risorse naturali ed eliminando la produzione dei fumi di combustione dannosi per la salute. Inoltre con l’iniziativa “Youth – Laudato Sì” circa 300 giovani sono stati sensibilizzati sui temi dei cambiamenti climatici, dello sfruttamento ambientale, della tutela della biodiversità e dell’inquinamento, con particolare riferimento ai problemi locali. I giovani sono stati poi coinvolti nello sviluppo di azioni concrete per proteggere l’ambiente. Infine anche i gruppi di agricoltori e allevatori che sono supportati dai volontari dell’ACCRI sono stati coinvolti in alcuni training per la conservazione del suolo e la gestione delle risorse idriche.

Leggi l’articolo su www.malindikenya.net

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